di Gloria Palermo – Psicopedagogista
I bambini, spesso, quando sono spaventati o si sentono minacciati, diventano aggressivi, perché sono stati rimproverati, o perché non sanno fare ciò che viene loro richiesto, o perché sono vittime della prepotenza di altri bambini o di adulti.
L’aggressività serve a dar sfogo alla collera e molte volte è l’altra faccia della paura: un modo di non essere spaventati è assomigliare a quelli che ci fanno paura, diventare noi “l’aggressore”.
Bambini e sentimenti
Quando si è piccoli sembra che tutti sappiano fare meglio le cose e siano più grossi e più forti.
I bambini piccoli, in particolare, traducono subito in azione tutti i loro sentimenti; per capire che il pensiero deve precedere l’azione, il bambino ha bisogno dell’esempio dell’adulto, che parlandogli e facendolo riflettere, lo aiuta a tradurre in parole le sue emozioni e gli insegna a frapporre una distanza fra il sentimento e l’azione.
Il buon esempio e la vicinanza emotiva dei genitori (oltre che di tutti coloro che si occupano quotidianamente di bambini) offre l’opportunità ai piccoli di spezzare il cerchio di aggressività e violenza in cui spesso cadono, aiutandoli ad avere un’esperienza diversa.
Aggressività, una forza positiva
Non bisogna dimenticare, tuttavia, che l’aggressività può anche essere una forza positiva in quanto molte volte è proprio lei a rendere determinati e a dare una spinta in avanti.
Sta a noi adulti far capire al bambino come incanalarla in attività costruttive e non distruttive.