psicopedagogie.it
Istituto di Formazione in pedagogia clinica riconosciuto UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti). Censita CNEL. Aderente CoLAP

Pedagogia e sport

di Vanessa Ferrari - Pedagogista clinico specialista in pedagogia dello sport

 

Nell’immaginario collettivo popolare risulta difficile, e quasi improponibile, trovare una correlazione tra sport e pedagogia, soprattutto se si pensa allo sport come puro ”scontro agonistico” tra gruppi di bambini e gruppi di adolescenti. La Lega Calcio, solo recentemente, dall’anno 2004 si è preoccupata di lanciare sul mercato lo slogan nazionalpopolare dell’educazione attraverso lo sport con l’ambizioso intento teorico e pratico di ripensare lo sport in chiave più formativa e non meramente tecnica.
Il monito lanciato della Lega Calcio deve fare riflettere, a più livelli (dalle società dilettantistiche a quelle professionistiche), quanti operano nel settore sportivo sul presupposto che lo sport non è pura fisicità, né puro agonismo, né puro styling ma è fonte ed ambito di esperienze emozionali che accompagnano l’essere umano a più livelli di coinvolgimento.
La domanda della nostra società, sempre più incalzante, di svolgere attività fisiche in tutte le loro forme non può essere ignorata o sottovalutata come una qualsiasi richiesta di mercato economico, ma deve necessariamente essere accolta in un sistema educativo e sociale di ampia portata:
Le aree coinvolte in questo compito educativo e formativo vanno ricercate nelle scienze dell’educazione, che si affiancano allo sport proponendo principi, finalità, obiettivi, metodologia e strategia di intervento mirate.

La Pedagogia, come disciplina che si occupa dell’educazione, “ si inserisce all’interno di un più vasto compito educativo, che è quello di favorire lo sviluppo integrale della personalità nel modo più completo possibile, in relazione alle condizioni psicofisiche di ogni individuo e all’ambiente in cui vive”3.
In specifico la Pedagogia acquista un ruolo formativo di supporto teorico-pratico a coloro i quali vivono il contesto sportivo offrendogli approcci teorici indispensabili, contributi pratici ed operativi, interventi mirati ed individualizzati e criteri di intervento metodologico.
L’analisi pedagogica sottolinea l’importanza di analizzare i fattori cognitivi dell’atleta e della sua performance: i sistemi di pensiero o di credenze, le decision-marking (processi sottostanti alle decisioni) ed il problem–solving( soluzioni dei problemi).
È necessario, come sottolineava Martens per la Psicologia dello sport, un nuovo, o più ampio, paradigma della Pedagogia applicata allo sport, in modo tale che si possa affrontare la complessità dell’individuo –atleta nel suo contesto socio-ralazionale e cognitivo.
La Pedagogia dello sport non si limita a considerare e conoscere la personalità dell’individuo, ma amplia la sua indagine in relazione ad altri elementi significativi e complessi del comportamento dello sportivo.
Si studiano così i cambiamenti nell’interazione-relazionedella persona nel suo contesto fisico, sociale, psico-educativo ed evolutivo.

È possibile una definizione di pedagogia dello sport che tenga conto dellacomplessità del sistema di intervento e della necessaria sinergia tra le diverse
scienze, in particolare quelle dello sport.
La Pedagogia applicata allo sport potrebbe essere legittimamente esplicitata come una disciplina scientifica che studia l’individuo nella sua globalità e dinamicità indagando sulla spazialità educativa vissuta.
L’approccio pedagogico è sempre situato in un contesto , in una situazione di vissuti : tempo, spazio , corpo, linguaggio, storia, famiglia, cultura, in un’ottica di spazialità educativa.
Il concetto di spazio o contesto educativo è da comprendersi come uno dei possibili modi dell’essere nel mondo in un orizzonte di sviluppi e di cambiamenti della personalità dell’individuo.
Negli anni ’70 lo psicologo Bronfenbrenner, fondatore dell’approccio etologioco dello sviluppo (a cui peraltro questo lavoro si riferisce, sostenne, a differenza di moltisuoi colleghi, l’importanza di considerare i contesti di vita dell’individuo nella loro complessità secondo una serie di strutture , incluse l’una nell’altra (vedi fig. n.1)
Lo psicologo sottolineò che lo sviluppo della persona si potesse comprendere solo dall’analisi della complessità del contesto.
In sintonia con l’approccio ecologico dello sviluppo ritiene di voler restituire una visibilità professionale alla pedagogia, a lungo ed ingiustamente relegata nei meandri esclusivamente scolastici.

Fig.n.1 .Approccio ecologico .Componenti del contesto
L’approccio di Bronfenbrenner partendo dall’analisi del contesto individua diversi livelli
ambientali: il microsistema in cui è inserito l’individuo che si sviluppa, il mesosistema
che prevede l’interazione di singole situazioni( famiglia, scuola) ed il terzo livello,
definito ecosistema che considera le condizioni di vita , di lavoro, del gruppo dei coetanei

A questo punto è auspicabile che all’interno del sistema sportivo sia presente la figura professionale del pedagogista in un rapporto di collaborazione con l’equipe tecnica. Tale interrelazione potrebbe garantire un’analisi globale della situazione sportiva e personale dell’atleta.
La Pedagogia inserita nel panorama sportivo offre un programma di intervento scientifico attraverso:
- Percorsi di formazione agli operatori sportivi in cui si analizza lo sviluppo psicofisico del minore( dai sei ai diciotto anni) per conoscerne la personalità, gli atteggiamenti all’interno del gruppo.
- Percorsi di preparazione mentale dell’atleta e dell’allenatore
- Coordinamento tra i soggetti sportivi coinvolti nelle Società sportive
- Colloqui individuali o di gruppo con l’atleta e con gli allenatori.

3. “ Giornale di pedagogia”, anno II n.1, pag.12

Uniped
 
 

 

Specialisti disturbi dell'apprendimento Vimodrone (Mi)

 

Seguici anche su
.
seguici su facebook
 
Seguici su Twitter

La sede | Chi siamo? | Contattaci

CSP, Centro Scolastico Pedagogico Via C. Battisti 38 - 20090 Vimodrone (Mi) - PI 05991470963