UTILIZZO DELLA METACOGNIZIONE
PER IL POTENZIAMENTO DELLA SCRITTURA
Prof.ssa Giovanna
Volpe
pedagogista, docente scuola media
Sono ormai molte le ricerche sulla composizione
scritta, ma quasi tutti gli autori sottolineano come preminente
la dimensione della scrittura come processo rispetto al prodotto,
che era invece al centro del modello tradizionale di composizione,
con il quale si identificava.
Inoltre, è ormai assodato che questo
processo comprende più fasi, dalla pianificazione,
alla stesura, alla revisione, operazioni che non avvengono
in sequenza ma si affrontano in modo più flessibile
e ricorsivo. Non bisogna infine dimenticare, allinterno
del processo di scrittura, gli aspetti comunicativi e affettivo-relazionali.
La teoria presenta sostanzialmente due diversi
modelli dellinsegnare a scrivere. Il primo mette in
evidenza limportanza delle regole di comportamento scrittorio
che linsegnante, dallesterno, impone ai suoi studenti.
In pratica il processo di apprendimento avviene attraverso
un meccanismo di trasferimento, in cui uno schema appreso
orienta e fa da guida.
Il modello di riferimento è quello studiato
da Bereiter e Scardamalia. Partendo dal presupposto che le
conoscenze non si trasmettono ma si creano, questi autori
hanno teorizzato due modi di scrivere: uno, più semplice,
chiamato "dire ciò che si sa" e un secondo,
più esperto, definito "trasformare ciò
che si sa". Nel primo modo nella scrittura si richiamano
conoscenze spontanee ma non si riflette sulloggetto
stesso, mentre la seconda modalità favorisce la trasformazione
delle conoscenze, facendo emergere dei concetti-problema,
allinterno di uno stile di apprendimento basato sulla
scoperta. La scrittura diventa quindi metacognizione in quanto
suggerisce nuove idee che generano nuovo pensiero.
Lo scrivere, rispetto al parlare, presenta
sicuramente maggiori difficoltà in quanto si basa su
una struttura organizzativa più complessa di quella
del "dire". Parlare è unattività
dialogica dove la presenza dellaltro ci aiuta a chiarire
il nostro pensiero.
Nel processo dello scrivere la figura dellinterlocutore
viene a mancare; così il percorso si compie in solitudine
e diventa più complesso.
Inserire gli studenti/scrittori in una serie
di microgruppi di pensanti e parlanti può quindi facilitare
il processo di scrittura collaborativa, oltre
a favorire lo scambio cognitivo che sviluppa pensiero.
Inoltre i ragazzi spesso non riflettono sulla
differenza esistente tra testo orale e testo scritto: a differenza
dellorale il testo scritto può essere prodotto
in più fasi perché il momento della produzione
non coincide con quello della ricezione da parte del destinatario
e può essere modificato anche radicalmente dopo essere
stato prodotto.
Esso è la risultante di vari processi
mentali, articolati nelle fasi di pianificazione, stesura
e revisione.
Per accrescere la responsabilità degli
studenti nellatto scrittorio si rivela utile la scrittura
epistemica, intesa come scrittura intenzionale perseguita
attraverso labitudine a porsi domande significative.
Obiettivi
- Sviluppare attraverso il lavoro collaborativo
la capacità di relazione, la disponibilità
al confronto, allo scambio di idee ed al possibile conflitto
cognitivo, inteso come mezzo per lacquisizione di
nuovo sapere e conoscenza.
- Migliorare la capacità di usare la
lingua nella ricezione e nella produzione orale (abilità
di ascolto e di espressione).
- Migliorare la competenza di produzione scritta,
sia dal punto di vista della forma che del contenuto.
- Riflettere sulle varie fasi in cui si articola
latto scrittorio (pianificazione, stesura e revisione).
- Acquisire tecniche di revisione del testo
(abilità valutative,diagnostiche e correttive).
- Rendere gli studenti più consapevoli
del loro scrivere e più attenti ai processi di produzione
da loro stessi utilizzati.
Metodi
- Didattica per progetti fondata sulla creazione
di un prodotto da parte degli studenti in cui si dà
maggiore importanza al processo rispetto al prodotto finale,
in quanto è durante il processo che si crea apprendimento
significativo.
- La classe diventa una comunità di
apprendimento che non si limita a ricevere passivamente
informazioni e nozioni ma li traduce in abilità operative
(saper fare) sotto la guida dellinsegnante.
- Le tecniche pedagogico-didattiche della
scrittura collaborativa ed epistemica.
Uno strumento innovativo utile ad ottenere
quanto sopra descritto è il Modello C.D.O. (Confronta-Diagnostica-Opera),
una strategia di revisione ricorsiva, che avviene durante
lattività di trascrizione. Di fatto consiste
in una scheda con alcune domande di riflessione sul testo
scritto con cui confrontarsi. Individuate le discrepanze si
diagnosticano le possibili soluzioni che vengono fornite e
in seguito si fa opera di correzione, che può consistere
in modifiche locali o nella riscrittura della frase o di una
parte del testo.
MODELLO C.D.O. CONFRONTA DIAGNOSTICA OPERA
Valuta il tuo scritto in base a queste domande,
poi scegli la tattica che ritieni migliore:
- Il lettore non capirebbe perché
questo è importante. (devo argomentare meglio):
a. sarebbe meglio fornire un esempio,
b. sarebbe meglio aggiungere qualcosa.
- Il lettore potrebbe non crederci. (devo
essere più preciso e convincente):
- sarebbe meglio aggiungere qualcosa.
3. Il lettore può non capire ciò
che io voglio dire. ( devo esprimermi meglio) :
- sarebbe meglio cancellare la frase e scriverla
diversamente,
b. sarebbe meglio cambiare lordine
delle parole.
- Questo va bene: penso che lo lascerò
così.
- Questa frase è utile : penso
che la lascerò così.
- Questo concetto potrebbe essere espresso
più chiaramente?
(devo essere più corretto nellesposizione)
: a. sarebbe meglio cancellare la frase e riscriverla diversamente,
b. sarebbe meglio cambiare lordine delle parole.
7. Persino io resto confuso
su ciò che sto cercando di dire
( devo chiarirmi meglio i concetti
essenziali del mio pensiero) : a. sarebbe meglio fornire un
esempio
- sarebbe meglio escludere questa frase.
Questo strumento consente di centrare lattenzione
degli alunni-scrittori su operazioni e processi della produzione
scritta, soprattutto in una fase, su cui per mancanza di tempo
e di abitudine ci si sofferma poco.
La novità del C.D.O è luso
ricorsivo di una tecnica di revisione che non colloca alla
fine il compito di rivedere il testo, ma lo inserisce in corso
dopera per controllarne lo sviluppo progressivo e quando
è finito ne verifica attraverso alcune domande stimolo
la rispondenza agli obiettivi. Lo scrivere con uno scopo esercitando
nel contempo un controllo su ciò che si fa, rende possibile
la maturazione di una maggiore consapevolezza, sia a livello
individuale, sia nel contesto di un gruppo.
In questo contesto, il pedagogista può
rivelarsi "figura utile" per indicare agli insegnanti
quelle strategie di percorso che permettono agli alunni di
ottenere gratificazione, ricercando personali soluzioni ai
quesiti proposti. Infatti, se essi hanno una chiara percezione
di quanto loro richiesto si caleranno nel contesto desperienza,
favoriti anche dal fatto di non sentirsi soli, ma godendo
della presenza di un gruppo di riferimento, allinterno
del quale individuare il proprio livello di competenza.
Questo consente una positiva ricaduta in termini
di autostima, in quanto il gruppo rappresenta il luogo dove
si riconoscono i progressi, ci si compiace dei successi, anche
minimi e ci si carica positivamente per quelli successivi.
Inoltre, in considerazione dei livelli di complessità
collegati con la scrittura, non basta essere interessati a
ciò che si scrive, ma occorre anche conoscere con sicurezza
largomento ed essere capaci di gestirlo per giungere
al risultato finale.
Scrivere è unattività che
richiede sforzo e impegno cognitivo, aspetti che richiedono
la capacità di prolungarsi nel tempo, per ottimizzarsi.
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